Con l’intento di stabilire relazioni consapevoli all’interno del gruppo di lavoro che si verrà a creare, scopriremo che ogni cosa che accadrà non sarà casuale, tanto nella costruzione del tamburo, quanto nello splendore dell’incontro delle anime presenti. Allora il tamburo che prenderà corpo sarà prezioso quanto più sarà preziosa la qualità del nostro ascolto, dell’accoglienza e dell’apertura del cuore che ognuno offrirà all’altro. Grazie al lavoro di sostegno reciproco potremmo rafforzare il patto di alleanza che stabiliremo con il tamburo ed il suo spirito.
Ci sarà qualcosa di ognuno in ciascuno dei tamburi che prenderanno vita.
Il tamburo sciamanico deve la sua forza all’intento di chi lo costruisce, di chi lo suona, e di chi lo ascolta. Da questo triplice intento nasce un tamburo che, pur avendo le fattezze di uno strumento musicale, di fatto non lo è.
Per gli sciamani il tamburo è un’ entità che ha vita propria e si carica particolarmente di ciò di cui esso viene “informato”. Così il processo di costruzione stesso può diventare un rito per consacrare un oggetto di potere, ovvero un mezzo che abbia la funzione di mantenere alta la propria energia vitale. L’oggetto di potere per eccellenza, il veicolo che lo sciamano, meglio di tutti, sa padroneggiare per spostarsi tra diversi livelli di realtà e coscienza.
Le due giornate sono prevalentemente dedicate al lavoro manuale in quanto la fabbricazione del tamburo ci impegnerà per quasi tutto lo svolgimento del workshop. Tuttavia di grande importanza saranno alcuni momenti dedicati alle pratiche di centratura, purificazione, al viaggio interiore per incontrare lo spirito del tamburo e alla condivisione nel sacro cerchio di sorellanza.
Massimo 6 persone.